Stabilometria e baropodometria

IMPORTANTE

QUESTO TIPO DI VALUTAZIONE STRUMENTALE AFFIANCA E RINFORZA LA VALUTAZIONE OSTEOPATICA/FISIOTERAPICA

 

ANALISI STABILOMETRICA

Con questa valutazione è possibile evidenziare le possibili interferenze del sistema stomatognatico (denti e mandibola), podalico (piedi), visivo (vista e oculomotricità) e muscolo-scheletrico cervicale, sul controllo della postura. (Gagey, 1988; Conforti, 2006; Barsotti, 2001)

La stabilometria statica consiste nel misurare le oscillazioni del soggetto in statica: al paziente si richiede di restare in piedi il più possibile immobile per una durata variabile, a seconda dei test, fra 10 e 60 secondi.

Una piattaforma computerizzata, dotata di sensori di pressione, registra le oscillazioni orizzontali del centro di pressione, preso come surrogato del baricentro corporeo, vero bersaglio del controllo dell’equilibrio.

Di regola, si confrontano su vari parametri (ampiezza, velocità, accelerazioni, posizione media) le oscillazioni a occhi aperti e a occhi chiusi (test di Romberg). Un rapporto eccessivamente elevato indica difficoltà nel compensare il deficit di informazione visiva con gli altri due sistemi sensoriali coinvolti: la propriocezione muscolo-articolare e il sistema vestibolo-cerebellare.

ANALISI BAROPODOMETRICA STATICA 

Il soggetto sale sulla pedana baropodometrica a piedi nudi e sosta per 5 secondi. Il sistema computerizzato ci informa dei punti di pressione al suolo del piede durante la stazione eretta, facendo una media dei campioni raccolti.

L’immagine che ne risulta ci informa del centro di pressione del poligono di appoggio, attraverso una scala colorimetrica a 10 livelli di colore.

Inoltre ci permette di misurare il carico, ovvero la percentuale di pressione tra piede destro e sinistro, e la superficie, ovvero la superficie occupata dai piedi, determinando il grado di piattismo o cavismo.

 

ANALISI BAROPODOMETRICA DINAMICA

Si chiede al soggetto di passeggiare sulla pedana.

Il sistema computerizzato elabora l’impronta media pressoria, ovvero l’analisi del passo (Gait Analysis) durante la deambulazione.

 

L’analisi dei dati ci permette di evidenziare la mappa dei carichi, il grado di supinazione o pronazione durante la marcia dell’articolazione tibio-tarsica e dell’avampiede, consentendoci di indagare, tra l’altro, sulla gestione e coordinazione delle catene muscolari cinetiche programmate durante la dinamica del passo.