É normale avere dei dubbi prima di affrontare un percorso terapeutico, nel corso del tempo abbiamo raccolto una lista di domande che ci vengono fatte di frequente dai nostri pazienti e abbiamo deciso di riportarle qui sotto per aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
Se hai altre domande che non sono elencate qui sotto non esitare a contattarci e ti risponderemo il prima possibile.
Alla Clinica Osteopatica Dr. Paolo Comotti lavora un team di Osteopati tutti iscritti all'albo dei Fisioterapisti.
Abbiamo oltre 25 anni di esperienza in tecniche manuali e naturali e formiamo un'équipe multidisciplinare che copre tutte le specialità dell'osteopatia.
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Al principio il Dott. Still (medico americano fondatore dell'Osteopatia) studiava la presenza di perdite della mobilità nello scheletro osseo come punto di riferimento per comprendere i problemi e le alterazioni della salute connesse a situazioni patologiche. L’obiettivo dell’osteopata era quello di rimuovere i disturbi meccanici per aiutare il ripristino di una circolazione normale dei liquidi corporei e della funzionalità dei nervi per aiutare il corpo nei processi di guarigione. Oggi l’osteopatia continua a valutare l’essere umano come una unità funzionale. Nella salute come nella malattia, ossa, muscoli, fasce, visceri, sistema nervoso, circolatorio e metabolico lavorano in armonia per mantenere uno stato di benessere psicofisico.
L’osteopata inizia la visita con un colloquio iniziale e procede in seguito con una visita che si compone di tre fasi. In un primo momento si osserva il paziente e si eseguono prove che possano evidenziare la necessità di mandare la persona ad altro professionista sanitario o proprio medico curante per approfondimenti diagnostici o terapia più appropriata. Nella seconda fase, il professionista utilizza test propri dell’osteopatia per individuare la presenza di perdite di mobilità nei diversi distretti del corpo che saranno l’oggetto del trattamento.
Infine, scartate le possibili controindicazioni al trattamento e scelte le tecniche più appropriate (a seconda dell’età e delle caratteristiche del paziente), l’osteopata utilizza esclusivamente tecniche manuali per cercare di rimuovere le ipomobilità.
È consigliabile, qualora siano già stati effettuati, portare con sé alla prima visita gli esami strumentali a disposizione (radiografie, Ecografia, TAC, risonanza magnetica, esami di laboratorio, elettromiografia, elettroneurografia, etc) che possono aiutare ad individuare eventuali controindicazioni per il trattamento osteopatico.
L’analisi della postura generale e della mobilità avvengono in modo esaustivo se il paziente indossa solamente la biancheria intima. Per una corretta valutazione dei singoli distretti corporei è necessario che i pazienti scoprano le zone che devono essere esaminate nel dettaglio e poi trattate. Segnalate con serenità al professionista se vi sia un qualsiasi impedimento al togliere gli indumenti.
Il trattamento osteopatico vede il suo intervento principale sul sistema muscolo scheletrico in situazioni correlate a esiti di traumi, interventi chirurgici, attività sportiva o tipo di lavoro. L’intervento sul cranio, sulla colonna vertebrale (dove è racchiuso il sistema nervoso che comanda l’apparato locomotore e regola le funzioni viscerali), sul torace e sull’addome consente di interagire anche con gli organi interni. Intento dell’osteopata rimane quello di valutare e trattare il paziente in tutti i suoi distretti corporee.
In assenza di controindicazioni, nei casi in cui il problema insorge bruscamente con caratteristiche di acuzie è possibile apprezzare un immediato giovamento. Nei casi in cui il problema si prolunga da tempo, interessando più distretti corporei o in associazione a quadri internistici, occorre un periodo di trattamento più lungo per aiutare il corpo a recuperare una nuova condizione funzionale al miglioramento della salute.
Alla fine della seduta l'osteopata propone esercizi motori, consigli e accorgimenti che possano potenziare l’effetto del trattamento. In alcuni casi potreste essere invitati a riprendere gradualmente un buon livello di attività fisica seguendo un preciso programma riabilitativo. Se da una parte il professionista interviene manipolando il paziente, la persona trattata DEVE RENDERSI RESPONSABILE della propria salute seguendo i consigli ricevuti riguardanti il controllo della postura, l’attività fisica e una sana alimentazione.
A seconda delle problematiche riscontrate, le sedute hanno frequenza settimanale o mensile fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Si invita quindi il paziente a contattare di nuovo il proprio osteopata nel caso in cui i sintomi si ripresentino in modo acuto o presentino un progressivo aggravamento. Nel caso in cui si osservi la comparsa di rigidità, tensione o indolenzimento in uno o più distretti corporei vi invitiamo a contattare il vostro osteopata.
La parola Osteopatia è stata coniata nel 1880 da un medico americano, AT Still. Osteopatia è composta da due parole: Osteon a significare le ossa che compongono l’apparato locomotore e Pathos per indicare sintomi-segni-disturbi-dolori che si manifestano in occasione di stati di alterazione della salute.
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La prima seduta dura circa 45 minuti, le sedute successive 30/45 minuti a seconda del caso e delle necessità
Dipende dal caso clinico. Solitamente, nella maggioranza dei casi, 3/4 sedute possono già portare ad un miglioramento della sintomatologia. E' comunque quello delle 3/4 sedute il limite temporale per rivedere obiettivi, risultati e strategie per la gestione del singolo caso, dal punto di vista dell'osteopata e del paziente.
I professionisti della Clinica Osteopatica Dott. Paolo Comotti si occupano quotidianamente del trattamento di pazienti in età neonatale e pediatrica.
La manipolazione vertebrale non deve creare dolore, è una controindicazione alla stessa. Nella messa in posizione, possono comparire fastidio e tensione, che vanno comunicati all'operatore. La manipolazione vertebrale è solo una delle "armi" dell'Osteopata, spesso non la migliore o più efficace. Nella formazione osteopatica vengono insegnate molte altre tecniche più dolci e delicate con un eguale potente effetto
Far rientrare un'ernia discale è impossibile poichè trattasi di un cedimento strutturale degli elementi che contengono il disco. Il trattamento osteopatico aiuta la decompressione della colonna e nella fattispecie delle vertebre e dischi/o interessati al fine di diminuire l'irritazione locale (lombalgia) o irradiata (sciatalgia, cruralgia).
(vedi DISCOPATIA: ERNIA DISCALE E DISCOPATIA: PROTUSIONE DISCALE)