La lombalgia è un mal di schiena che interessa la parte bassa della schiena; quando il fastidio permane oltre i 6 mesi, la problematica si definisce cronica.
Solitamente il dolore è causato da problemi del sistema muscoloscheletrico, in particolare della colonna vertebrale, che comprende le ossa della colonna (vertebre), i dischi, i muscoli, i legamenti che la sostengono e le radici nervose che la circondano; le problematiche più comuni rientranti in questa categoria sono: lesioni a muscoli o legamenti, ernie o protrusioni discali, spondilolistesi, osteoartrite, fratture da compressione e stenosi del canale vertebrale.
Altre cause che possono portare a lombalgia ma che non derivano primariamente dal sistema muscoloscheletrico sono: disturbi ginecologici, renali, urinari, gastrointestinali, presenza di tumori o masse e patologie esterne la quali vanno ad intaccare la struttura ossea.
I tipi comuni di dolore lombare sono dolore locale, irradiato e riferito.
Il primo è il più comune, si manifesta in una zona specifica della regione lombare e le cause solitamente sono una piccola lesione del disco, l’artrite articolare ed una distorsione od uno sforzo. Il dolore può essere costante o, a volte, intermittente ed acuto, può inoltre essere aggravato o alleviato dal cambiamento di posizione.
Il dolore irradiato è un dolore che si estende dalla regione lombare lungo la gamba, può essere sordo oppure acuto ed intenso. Solitamente, riguarda solo la zona laterale o posteriore della gamba e può arrivare fino al piede o solo fino al ginocchio. Il dolore irradiato indica solitamente la compressione di una radice nervosa causata da disturbi come ernia discale, sciatica, osteoartrite o stenosi spinale. Un colpo di tosse, uno starnuto, uno sforzo o il piegamento della schiena con le gambe tese può attivare il dolore. La problematica può essere accompagnata da debolezza muscolare nella gamba, formicolio o anche perdita di sensibilità.
Il dolore riferito viene percepito in una posizione diversa dalla sua causa reale (esempio: alcuni soggetti colpiti da infarto avvertono il dolore nel braccio sinistro). Il dolore viene percepito dagli organi interni nella regione lombare, tende ad essere profondo, acuto ed è difficile individuarne la posizione esatta.
TRATTAMENTO OSTEOPATICO
Il trattamento della lombalgia presuppone un lavoro di test ed anamnesi importante allo scopo di definire il grado ed il tipo di lesione che può esserci alla base. E’ un lavoro sull’origine del sintomo, cioè sulla rimozione delle rigidità locali articolari o mio fasciali che si oppongono ad una posizione vertebrale corretta o quantomeno antalgica ed al ripristino di mobilità delle strutture: la rimozione di tali rigidità alleggerisce la pressione determinata dalla discopatia e ristabilisce l’effetto pompa delle strutture di drenaggio della colonna vertebrale.
Tale drenaggio può anche essere interferito da sofferenze dell’apparato digerente, o del sistema circolatorio: la riprogrammazione dei patterns neuromuscolari complessi che controllano i movimenti delle strutture in oggetto, il riequilibrio dei diaframmi principali con tecniche miste strutturali e di riprogrammazione, la riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali e costovertebrali consentono inoltre un ripristino di tale funzione.
Parte fondamentale nel trattamento di una cronicità è il consiglio di esercizi di mobilità appropriati per la specifica problematica, il mantenimento dell’elasticità muscolare è infatti la chiave per la libertà delle articolazioni.
Ogni paziente viene trattato nel modo più semplice ed efficace possibile in base all’anamnesi e alla risposta ai test ortopedici ed osteopatici; le tecniche di correzione vengono adattate all’individualità irripetibile del soggetto.
Anche nei casi in cui si rende necessario l’intervento chirurgico, il trattamento osteopatico può essere d’aiuto nel pre e nel post-intervento.
FONTI SCIENTIFICHE:
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